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ALIMENTAZIONE E AYURVEDA

Aggiornamento: 14 dic 2022



PREMESSA

È per me fondamentale precisare che in queste righe parlerò di Ayurveda e alimentazione senza fornire alcun tipo di indicazione su diete o regimi alimentari. In quanto Operatore olistico in Ayurveda e massaggi esporrò delle nozioni generali sull’importanza attribuita dall’Ayurveda al cibo. Nessuna delle informazioni fornite devono essere prese come indicazione dai lettori, senza aver preventivamente consultato il proprio medico o le figure preposte qualificate.

Parlare di questo argomento in poche righe è un’impresa titanica. Ecco perché tenterò innanzitutto di riassumere al massimo e grossolanamente alcuni concetti dell’Ayurveda, senza i quali sarebbe vano tentare un qualunque discorso sull’alimentazione ayurvedica.

COS’E’ L’AYURVEDA

L’Ayurveda, il tradizionale sistema sviluppatosi nel subcontinente indiano, dalle origini millenarie, è di fatto è il più antico sistema che si occupi del benessere della persona di cui esistano testimonianze scritte. I suoi campi di intervento riguardano il corpo fisico, il piano emozionale, quello psichico, ma anche quello ambientale, sociale, filosofico. L’ Ayurveda considera ogni persona come una preziosa espressione di unicità, totalmente collegata al Tutto. Essa mira costantemente all’equilibrio armonico tra tutti gli elementi di cui ogni essere è fatto. La parola “Ayurveda” è in lingua sanscrita e la traduzione più semplice e comprensibile è “ Conoscenza della Vita”.


I CINQUE ELEMENTI

Secondo l’Ayurveda l’essere umano, così come l’intero universo, è composta da cinque elementi: Terra, Acqua, Fuoco, Aria, Etere. Questi elementi sono presenti in quantità variabile in ogni essere vivente, con la predominanza di due di essi rispetto agli altri. Questo determina tre grandi categorie: i Dosha.


I DOSHA

Vata: composto da Aria + Etere. È il principio del movimento. L’individuo Vata avrà tratti caratteriali, emotivi, psichici e fisici particolari. Solo qualche veloce accenno ad alcune delle caratteristiche Vata: corporatura sottile, attivo e dalla mente vigile, creativo, intuitivo ed entusiasta. Può però essere distratto, ansioso e indeciso. Il senso preferito è l’udito. Preferisce le stagioni più calde.

Pitta: Fuoco+ Acqua. È il dosha responsabile della trasformazione. È di media corporatura, intelligente e acuto, ambizioso e buon leader, passionale ed energico. Può però tendere all’aggressività e all’egocentrismo. Il senso preferito è la vista. Preferisce le stagioni non troppo calde.

Kapha: Acqua + Terra: rappresenta la coesione. È di corporatura robusta, pacifico e resistente, affidabile , stabile e dalla buona memoria. Può però essere pigro e lento. Il senso preferito è il gusto. Ama le stagioni più miti.

Il mantenimento dell’equilibrio dei Dosha è fondamentale per il benessere dell’individuo.

Uno dei principali sistemi per preservarlo è osservare regole alimentari adeguate e dedicate ad ognuno dei Dosha.


I SEI GUSTI

I cibi possono avere uno o più dei seguenti gusti: salato ( es. pesce) , dolce ( es. cocco) , amaro ( es. bietole), pungente ( es. peperoncino), aspro ( es. kefir) e astringente ( es. tè verde) . L’ideale sarebbe che ogni pasto consumato contenesse tutti e sei i gusti. Questo serve a fare in modo che il senso dell’appetito risulti soddisfatto e non servano altri spuntini per soddisfare voglie al di fuori dai pasti previsti.


ALIMENTAZIONE AYURVEDICA GENERALE

Esistono linee guida generali che l’Ayurveda prevede per tutte le persone. Alcune di queste sono: non eccedere nelle quantità – attenzione ai condimenti ed evitare quelli poco salutari – scegliere cibo fresco, preferibilmente biologico – evitare o ridurre al minimo il cibo surgelato o lavorato, come scatolame o cibo precotto – evitare zuccheri raffinati , coloranti e farine raffinate – la percentuale di frutta e verdura dovrebbe essere molto elevata rispetto al totale del cibo consumato – bere molta acqua , preferibilmente bollita e filtrata…


ALIMENTAZIONE E DOSHA

Ogni Dosha ha, ovviamente, i propri specifici consigli alimentari:

Vata: gli alimenti dovrebbero essere consumati caldi o tiepidi. Dovrebbe favorire i gusti dolci, acidi e salati e ridurre quelli astringenti, amari e pungenti. Vata dovrebbe fare una sostanziosa prima colazione. Una spezia indicata per Vata è lo zenzero, il quale aiuta questo Dosha a digerire meglio.


Pitta: l’individuo Pitta ha generalmente una buona capacità di digerire i cibi più disparati. In ogni caso i sapori acidi e speziati andrebbero limitati. La sua importante componente di fuoco fa sì che Pitta debba consumare cibi freschi, amari e astringenti. Le spezie riscaldanti, come peperoncino, pepe o chiodi di garofano, vanno ridotte notevolmente.

Kapha: ha una naturale tendenza ad appesantirsi, quindi dovrebbe evitare di eccedere nelle quantità di cibo. Come per Vata, anche Kapha dovrebbe assumere pietanze tiepide o calde. Inoltre, dovrebbe preferire alimenti leggeri, speziati, amari e astringenti. il dolce e il salato andrebbero ridotti. I latticini sono da assumere in piccole quantità. Le spezie in generale possono aiutare Kapha a risvegliare il suo metabolismo un po’ lento.


Ogni Dosha dovrebbe variare la propria alimentazione in base alla stagione e stabilire tempi diversi in cui consumare i pasti della giornata.


L’argomento che ho esposto in queste poche righe è enormemente più vasto e sfaccettato, ma vale la pena di essere approfondito perché è molto interessante ed è un utile spunto di riflessione su un’attività quotidiana, mangiare, alla quale spesso non viene data la giusta attenzione.


F U O C O e A C Q U A

- S t u d i o O l i s t i c o - PADOVA

Professione disciplinata ai sensi della Legge 4/2013


www.fuocoeacquastudioolistico.com

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