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IL MASSAGGIO E’ UN DONO

Aggiornamento: 14 dic 2022


Spesso mi viene detto: “ il tuo lavoro sembra molto faticoso. Alla sera sarai distrutta…”

Devo ammettere che certe volte la fatica fisica si fa sentire, magari al termine di una lunga giornata, ma per me è un aspetto completamente integrato e necessario del mio lavoro.

Per anni ho svolto lavori diversi, i così detti “lavori d’ufficio”. Sono grata ad ogni esperienza, positiva o meno, della mia vita perché tutto ha contribuito al mio bagaglio personale e, soprattutto noi donne, sappiamo quanto sia fondamentale un bel bagaglio, ben organizzato, quando siamo in viaggio.

La stanchezza che sentivo alla sera, era spesso un mix letale di stress e noia. La sensazione di non aver fatto molto per la mia crescita e il bene degli altri, o per lo meno di non averlo fatto al massimo delle mie possibilità.

Ho l’onore e la fortuna di essere un Operatore olistico. Quando lavoro e passione si fondono è davvero una dimensione felice e privilegiata.


COS’E’ LA FATICA


La fatica esiste: la sento certe volte nelle braccia e nelle mani, altre volte è la schiena ad avvisarmi che per quel giorno ho dato quanto era giusto dare. Altre volte sono le emozioni a farsi sentire ed è il segnale che amo di più, perché in questo lavoro ci vuole molta anima e lei si nutre di emozioni. Quando è sazia, mi avvisa. È una sensazione bellissima. Quella stanchezza dolce che sentivamo da bambini dopo una giornata a giocare sulla spiaggia. Non avremmo mai voluto rientrare, ma poi, stanchi e felici crollavamo nel tragitto verso casa.


IL MASSAGGIO E’ PER DUE


Un massaggio è un momento unico e diverso per ogni cliente. In molti trascorrono il tempo che impiego a massaggiarli in totale silenzio ( che forse è il modo migliore per trarre il massimo beneficio), altri amano chiacchierare, altri hanno reazioni disparate: c’è chi canticchia, chi sorride, chi si commuove…

Prima di cominciare cerco sempre di fare presente che quel tempo e quell’esperienza è tutta per loro. Di goderne al massimo e in libertà. È bello vedere come ognuno interpreti quello spazio per sé.

Qualunque sia la loro scelta, io mi rendo conto che in quei momenti sto ricevendo dai miei clienti lo stesso beneficio che sto dando a loro. Mentre faccio il mio lavoro so di essere in una dimensione in cui l’anima ha la possibilità di spaziare e crescere e spesso mi accorgo di essere in uno stato di particolare: un rilassamento molto vigile. Sembra una contraddizione, ma è capitato a tutti qualche volta di perdersi in ciò che facevano, nonostante lo stessero facendo con grande attenzione e dedizione. Ad esempio, ricordo il sorriso delicato e l’aria leggermente trasognata di mia nonna quando cucinava…

Alla fine di ogni massaggio la prima parola che dico al mio cliente è :”grazie”.

Non è una parola di circostanza. Sono davvero grata alle persone che mi concedono la possibilità di vivere questa esperienza gratificante e preziosa.


F U O C O   e   A C Q U A

- S t u d i o  O l i s t i c o -

PADOVA

Professione disciplinata ai sensi della Legge 4/2013


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