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L'Operatore Olistico, questo sconosciuto.

Aggiornamento: 14 dic 2022



Alla domanda: “ che lavoro fai?”, rispondo: “ l’operatore olistico”. Per moltissime persone, la domanda successiva è: “ Cioè? Cosa fai?”… Aldilà della leggera delusione e frustrazione che spesso ne consegue, questa domanda mi fa riflettere sul fatto che per chi fa parte di questo ambiente lavorativo, il concetto di “operatore olistico” è molto chiaro, ma al di fuori di questo ambito, il nostro lavoro è davvero poco conosciuto o, peggio, avvolto da una nebbia di confusione, diffidenza e scarso interesse.


È vero che sotto questa definizione generica si celano professionisti che provengono da percorsi formativi e campi di interesse che spaziano enormemente, quindi anche fra di noi, al momento delle presentazioni, cerchiamo di capire quali siano i campi in cui tale operatore olistico abbia maggiormente orientato il proprio lavoro.


In questo breve testo vorrei fare un po’ di chiarezza affinché, un po’ alla volta si possa conoscere meglio questo affascinante mondo.

L'operatore olistico è un professionista dedito all'evoluzione e all'armonia energetica del cliente. Le tecniche di cui si avvale sono di natura energetica, artistica, culturale e meditativa e hanno lo scopo di sostenere il cliente in un percorso di consapevolezza di sé, per uno stile di vita appagante.

In pratica, essere un operatore olistico significa occuparsi del benessere del cliente, utilizzando tecniche, manovre, metodi e conoscenze acquisiti in anni di studi impegnativi e costosi, mettendo a disposizione la propria competenza e preparazione, ma soprattutto la propria energia e un grande impegno.


Generalmente, chi fa questo lavoro vi arriva attraverso il proprio percorso di crescita personale, e comunque spinto da forte passione e motivazione. Ci sono doti innate necessarie per svolgere questa attività, quali ad esempio l’empatia e l’apertura mentale, ma c’è anche molto duro lavoro di preparazione e dedizione.

Lavorare con le persone, per le persone, è per me un grande privilegio. Ci vuole delicatezza e bisogna saper camminare in punta di piedi quando una persona si affida a noi. Quando si segue un cliente, che sia, ad esempio, per un massaggio ayurvedico, o per una sessione di meditazione o yoga, si ha sempre a che fare con la sua sensibilità ed intimità emotiva. È importante focalizzarsi sempre su quanto sia prezioso il rapporto che viene a instaurarsi durante ognuna delle attività che si svolgono assieme.


Le soddisfazioni professionali e umane che ne derivano sono moltissime e davvero appaganti. Spesso si tratta di ampi sorrisi sinceri e piccole frasi come :"sai che dopo il tuo massaggio sono riuscito a voltare la testa mentre facevo retromarcia, senza avvertire nessuna tensione al collo?” , oppure: “ grazie alla meditazione ho ritrovato il piacere di fare le piccole cose di ogni giorno, come giocare con mio figlio e la vita famigliare ne ha giovato”, o ancora : “ dopo essere stata in studio da te, ho riposato come una bambina durante la notte”.

Queste piccole testimonianze di fiducia e gratitudine fanno davvero la differenza in questo lavoro, e nonostante le difficoltà quotidiane, aiutano a ricordare che ciò che facciamo, per qualcuno, è davvero importante.


F U O C O e A C Q U A

- S t u d i o O l i s t i c o - PADOVA

Professione disciplinata ai sensi della Legge 4/2013

www.fuocoeacquastudioolistico.com

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